
Luisa Cacciamani
21 apr 2022
L'Assessore ai Lavori Pubblici Giordano Antano risponde all'interpellanza presentata dal Gruppo SiAmo Bevagna.
In risposta alla nota prot. n. 2826 del 14.03.2022 del gruppo Siamo Bevagna in merito alla sostituzione dei punti luce lungo le mura in via Gaita San Giorgio, si rappresenta quanto segue:
Premesso che:
Punto 1) la soluzione adottata in via Gaita San Giorgio ha il parere favorevole della Soprintendenza e della Commissione comunale architettonica e del paesaggio, (autorizzazione paesaggistica n° 3 del 21/05/2021 ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs 42 del 22/01/04 e ss.mm.ii.);
l’illuminazione di cui sopra non rientra nel progetto di “illuminazione artistica” in quanto l’obiettivo principale dell’intervento è stato quello sia di illuminare le mura che la via frequentata da molte persone, la quale è anche strada di collegamento tra la città e la pista ciclabile.
La tipologia di illuminazione scelta rende la strada sicura e confortevole, a differenza di prima dell’intervento in cui via San Giorgio e anche le mura erano completamente al buio. L’intervento precedente, consistente nell’illuminazione delle mura, è stato infelice, principalmente perché ha illuminato le mura per pochissimo tempo e poi anche tutto il viale è rimasto completamente al buio.
Posizionati a terra gli apparecchi ante opera in occasione del taglio erba infatti venivano sistematicamente divelti, arrecando situazioni di pericolo elettrico, vista la presenza di cavi scoperti riscontrati in svariate occasioni, e soprattutto mettendo al buio il viale a causa degli innumerevoli guasti, rendendo pertanto anche il transito pedonale non sicuro.
Inoltre i precedenti apparecchi, anche quando accesi, nei diversi tentativi di ripristino, comunque non garantivano i livelli minimi di illuminazione del viale pedonale. A tale proposito si sottolinea l’infelice scelta effettuata che ha gravato sul bilancio comunale nonché il costo notevole dei punti luce che, data la posizione, in poco tempo sono stati manomessi irrimediabilmente.
Per quanto concerne il punto 3) e 4) dell’interpellanza, l’illuminazione non ha rappresentato un costo aggiuntivo per l’Amm.ne, in quanto è stata inserita nell’offerta complessiva di efficientamento degli impianti di illuminazione che Enel Sole ha concesso in sede di gara. Nel contratto che l’Amm.ne ha attivato con Enel Sole, il costo dei lavori iniziali risulta totalmente a carico del proponente.
Il valore stimato da computo metrico è di circa € 12.000,00 in quanto ha compreso anche il rifacimento dei plinti di fondazione, della nuova dorsale elettrica e della canalizzazione, oltre al costo di fornitura e posa dei sostegni e degli apparecchi.
Siamo consapevoli della necessità di dover valorizzare, con una illuminazione di qualità, tutto il patrimonio storico ed artistico di Bevagna, ma l’Amministrazione Comunale ha dovuto fare una scelta di ciò che fosse possibile realizzare, coniugando l’esigenza di un rinnovamento, ammodernamento di tutta la rete elettrica della pubblica illuminazione, con l’efficientamento energetico per poter mantenere i costi dell’attuale canone uguali al costo storico delle spese correnti.
Siamo consapevoli anche del fatto che dovremmo valorizzare tutta la cinta muraria del paese con un intervento mirato al restauro e alla riqualificazione di tale ricchezza storica. È chiaro che, qualora riuscissimo nell’intervento, sarà rivisto nella sua interezza il sistema di illuminazione che ad oggi, in ogni tratto della cinta muraria, è finalizzato a rendere percorribili le vie a ridosso delle mura che non dispongono di un’illuminazione artistica.
La scelta effettuata dall’Amministrazione Comunale va nella direzione di un ammodernamento di tutta la rete elettrica della pubblica illuminazione, eliminando parti rimaste a lungo buie, punti luce rovinati, un sistema di rete non solo datato ma anche pericoloso.
In questo ampio progetto, che interessa tutto il territorio, si sono scelti alcuni interventi da effettuare sui principali Beni Culturali, quali ad esempio la piazza principale, l’Accolta, le principali porte; Porta Cannara, Porta Todi, Porta Molini, i lavatoi ecc. che vedremo realizzare a breve.
La motivazione del ritardo dei lavori crediamo che sia evidente a tutti, visto che stiamo attraversando una emergenza sanitaria e siamo entrati da marzo nell’emergenza della guerra, quindi abbiamo avuto estrema difficoltà dapprima nella regolarità del lavoro a causa del contagio e ora per la criticità nel reperimento delle materie prime e in generale di tutti i materiali che occorrono per il completamento del progetto.
L’Assessore ai Lavori Pubblici
Giordano Antano